L'IMPORTANZA DEL BUSINESS COACH IN AZIENDA

Ogni azienda ha come obiettivo quello di fare utili e per riuscirci bisogna offrire al mercato dei servizi e/o prodotti capaci di essere percepiti dai potenziali clienti come un valore aggiunto e di conseguenza essere acquistati.

 

Quanto descritto in queste poche righe, rientra nel “COSA” un’impresa si propone di ottenere.

 

Nel raggiungere un obiettivo aziendale, qual è la costante attorno alla quale costruire un caso di successo?

 

Un’impresa deve essere immaginata come una comunità ove donne e uomini di varie età, trascorrono gran parte del loro bene prezioso chiamato “tempo”.

 

Stabilire quali regole e relazioni creare all’interno di una “comunità lavorativa”, è probabilmente uno dei momenti più delicati e decisivi per iniziare a disegnare un caso di successo.

 

Ci sono diverse correnti di pensiero su come organizzare un’azienda ma sono dell’idea che un “brand” è un ‘contenitore vuoto’ che diventa sostanza grazie ai professionisti che lo rappresentano ogni giorno e che con le loro azioni performanti riescono a soddisfare le aspettative dei clienti e a far divenire l’azienda nel suo insieme un  punto di riferimento in un certo mercato!

 

Per riuscire in tale esito, ogni professionista, come un’atleta, ha bisogno di allenarsi per fare un’ottima gara quando scende nel “campo del mercato”.

 

E per riuscirci un’atleta ha bisogno di un bravo allenatore così come un professionista in azienda necessita di un bravo Business Coach capace di guidare i propri collaboratori ad agire come squadra in ogni momento della giornata!

 

E qual è il miglior laboratorio ove un business coach può far sperimentare ai propri colleghi le modalità per costruire:

  • delle relazioni di qualità,
  • un modo di comunicare efficace,
  • la capacità di entrare in empatia,
  • un percorso in grado di affrontare una criticità attivando tutte le leve per trovare una soluzione,
  • la consapevolezza di fare squadra per condividere informazioni e i casi di successo?

 

E’ possibile  sperimentarsi e allenarsi quotidianamente, in quel “laboratorio” chiamato “comunità aziendale” ove il mio primo cliente, è il mio collega, ove il “capo di un tempo” autoritario è diventato oggi un business coach, capace di guidare i singoli e i gruppi a trovare le soluzioni, a osare e ad essere innovativi!

 

In sintesi creare una squadra ove ognuno e indipendentemente dal tipo di contratto che lo lega all’azienda, si senta un coach imprenditore perché valorizzato dalla propria comunità lavorativa che pensa prima alla persona e poi al professionista dandogli degli strumenti per lavorare bene sia internamente sia esternamente all’azienda con adeguati riconoscimenti economici e anche di welfare aziendale sempre più apprezzati dai collaboratori.

 

Serve una comunità di lavoro “circolare” ove tutti siano degli attori pro-attivi nel soddisfare le aspettative dei clienti e tale contesto può concretizzarsi se a monte vi è un management che ha ben chiaro che la costante che favorisce il successo di un’azienda consiste nell’investire nel personale e che la fase di selezione deve essere seguita da professionisti capaci di individuare in un candidato/a il talento sia in termini di competenze professionali sia anche in quelle umane per ben integrarsi nel team ove le differenze se capaci di convivere, diventano una ricchezza per tutti.

 

 

Investire nel coaching aziendale è una scelta importante per aggiornare la zona di comfort dei singoli collaboratori e della squadra aziendale nel suo insieme e per introdurre quei cambiamenti culturali necessari per abbracciare l’innovazione a 360° poiché come tutte le comunità anche quella lavorativa deve muoversi nel tempo disegnando il proprio futuro per aumentare le probabilità di governare il mercato anziché subirlo con conseguenze poco piacevoli per tutti.

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Commenti: 1
  • #1

    Carlo (martedì, 14 dicembre 2021 10:23)

    La persona al centro dell'organizzazione.